Das Böse Büro

Se avessi voluto un blog che piace a tutti, lo avrei fritto.

Sto assistendo in questi giorni a stravaganti fenomeni di stalking, e so bene che allo stalking, tipico del disturbo narcisistico della personalita', segue sempre la character assassination, o meglio il suo tentativo. Prima che cominci il solito, inutile processo, vorrei chiarire un attimino la storia di questo attrito tra le mie istanze, o forse dovrei dire la mia personalita', e alcune istanze, ovvero la personalita' dei loro leader/moderatori.

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La shitstorm sull'operato di Microsoft/CrowdStrike/Chiunque continua, e da persone diverse mi arrivano informazioni diverse, di significati diversi. Non so se questo scattering delle informazioni potrebbe anche essere voluto – per motivi di damage control – oppure potrebbe contenere pezzi di realta'. Andiamo un attimo ad esaminare alcune delle cose piu' competenti – o meno stravaganti che ho sentito, da persone che conosco come competenti.

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Da quando e' iniziato il blackout legato alla patch di Crowdstrike, i giornali hanno cominciato a vomitare cazzate di ogni genere, e per un Systems Architect con 32 anni di esperienza sul campo, ho capito come si sentiva Burioni durante la pandemia, quando gli esperti sono stati sommersi di minchiate di ogni genere da parte di una stampa di un'ignoranza e di un'incompetenza fuori dal comune. UPDATE:

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Uriel Fanelli


Il blog e' visibile dal Fediverso facendo il follow a:

@uriel@keinpfusch.net

Contatti:

Dopo giorni e giorni a scartavetrarci i coglioni con Trump/Cristo che risorge dopo l'attentato e il suo titanico vice, la cui forza principale e' di venire dalla White Trash americana, (quei bianchi americani ridotti alla poverta' dal fatto che altri bianchi hanno la laurea, se ho capito bene Rampini, o dai loro sguardi snob – la potenza degli sguardi americani sembra terribile!) , scopriamo che oggi Trump ha appena dichiarato che con lui ci sara' una guerra commerciale, combattuta a furia di Dazi, con l' Europa.

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Avrete visto tutti l'ultima puntata della serie Netflix sulle elezioni americane, con la Vought che cerca di rendere popolare Homelander con un attentatore che cerca di uccidere Trump e sbaglia, Trump che si getta a terra come se fosse stato un marines, e poi si rialza cercando le scarpe, e poi si mette ad inneggiare agli stati uniti. Lo trovo meraviglioso. Ma a parte questo, il punto e' chiaro: la partita e' chiusa, Trump vincera' le prossime elezioni. Fatevene una ragione.

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Non so – e non voglio sapere- per quale ragione sia cosi' complicato dedicare un aereoporto alla persona di Silvio Berlusconi. Certo, e' stato un personaggio controverso, ma non e' il primo personaggio controverso ad avere intitolato un luogo pubblico: da Montanelli a Togliatti, c'e' solo la scelta. E allora qual'e' il punto?

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Adesso che Melenchon ha vinto , e anche in UK ha vinto il Labour, tutti sono a parlare di sinistra di qui e di li'. Ma alla fine, quello che vedo e' che quando si parla di sinistra radicale ci si avvicina a quei filosofi classici come Marx ed Engels, e poi ci si modera allontanandosi da quel pensiero.

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So di andare controcorrente rispetto alla stampa modello “Radio Netanyahu” che e' ormai quella italiana, ma vorrei continuare a parlare delle elezioni francesi sotto il profilo del tasso di infelicita'. Perche' il risultato mostra, dal punto di vista del dualismo “felici/infelici”, una quantita' di infelici molto superiore alle aspettative.

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Nell'avanzata (alquanto prevedibile, tra l'altro) del partito fascista francese, il Fn, non c'e' nulla di sorprendente, se non le “interpretazioni” e le “letture” che ne fanno sia i leader che gli intellettuali, di entrambe le parti. Cosi' come si fatica a capire la ragione del consenso di Trump. E la cosa peggiore e' che questi intellettuali continuano a costruire “spiegazioni” figlie di quella sociologia pseudomarxista che non serve a nulla nei tempi moderni.

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