Avrete visto tutti l'ultima puntata della serie Netflix sulle elezioni americane, con la Vought che cerca di rendere popolare Homelander con un attentatore che cerca di uccidere Trump e sbaglia, Trump che si getta a terra come se fosse stato un marines, e poi si rialza cercando le scarpe, e poi si mette ad inneggiare agli stati uniti. Lo trovo meraviglioso. Ma a parte questo, il punto e' chiaro: la partita e' chiusa, Trump vincera' le prossime elezioni. Fatevene una ragione.
Non so – e non voglio sapere- per quale ragione sia cosi' complicato dedicare un aereoporto alla persona di Silvio Berlusconi. Certo, e' stato un personaggio controverso, ma non e' il primo personaggio controverso ad avere intitolato un luogo pubblico: da Montanelli a Togliatti, c'e' solo la scelta. E allora qual'e' il punto?
Adesso che Melenchon ha vinto , e anche in UK ha vinto il Labour, tutti sono a parlare di sinistra di qui e di li'. Ma alla fine, quello che vedo e' che quando si parla di sinistra radicale ci si avvicina a quei filosofi classici come Marx ed Engels, e poi ci si modera allontanandosi da quel pensiero.
So di andare controcorrente rispetto alla stampa modello “Radio Netanyahu” che e' ormai quella italiana, ma vorrei continuare a parlare delle elezioni francesi sotto il profilo del tasso di infelicita'. Perche' il risultato mostra, dal punto di vista del dualismo “felici/infelici”, una quantita' di infelici molto superiore alle aspettative.
Nell'avanzata (alquanto prevedibile, tra l'altro) del partito fascista francese, il Fn, non c'e' nulla di sorprendente, se non le “interpretazioni” e le “letture” che ne fanno sia i leader che gli intellettuali, di entrambe le parti. Cosi' come si fatica a capire la ragione del consenso di Trump. E la cosa peggiore e' che questi intellettuali continuano a costruire “spiegazioni” figlie di quella sociologia pseudomarxista che non serve a nulla nei tempi moderni.
Le ultime vicende elettorali americane portano le persone a chiedersi “ma cosa aspetta Biden a dimettersi?”, oppure “perche' non ci mettono qualcun altro?”. Il problema esiste, ed avviene tutto dentro un preciso clan politico, che per via di contatti e finanziatori fa il bello e il cattivo tempo dentro il partito democratico. Il clan dei Kennedy.
Non mi sono mai capacitato della loro esistenza. Di per se' non mi fido di loro, quindi per favore non fidatevi di me in queste previsioni. Sono solo uno scherzo, e se sapessi prevedere il futuro in questo modo giocherei in borsa e sarei MOLTO piu' ricco. Si fa per scherzare, ok? Voglio solo vedere se posso farlo.
Una delle ragioni per le quali vedo molti accademici (specialmente nei campi umanistici e filosofico) accanirsi contro le AI generative, o contro i VLLM in particolare, e' il fatto che essi hanno posto fine alle loro miserabili carriere. E per questo c'e' una ragione. I VLLM sono sistemi principalmente stocastici, ovvero sono costituiti da una forte componente statistica. E questo urta il mondo accademico.
Non so se lo sapete, ma sta tornando di moda lo stoicismo. Di per se', non e' una brutta notizia, nel senso che lo stoicismo e' il corrispondente, se vogliamo, di molte discipline orientali che mirano alla felicita'. Solo che anziche' chiamarla “Nirvana” la chiamano “Ataraxia”. Perche'? Perche' erano greci, ovviamente. Sarcazzo cosa significa, Nirvana, in greco antico.
Ogni volta che mi scappa il racconto politico delle zone ove sono cresciuto, mi sento chiedere la stessa cosa. “Ma se il partito comunista faceva cosi' schifo, com'e' che lo votavano dalle tue parti”? Il problema e' che la generazione precedente la mia, diciamo i nati nell'immediato dopoguerra, erano delle persone di merda, che hanno lasciato un'eredita' di merda. Ma il mix di crisi (36 industrie di zucchero chiuse in pochi anni) consenti' al PCI di mostrare la sua vera faccia.