Ma eggemonia ddeche'?
C'e' gente, sia a destra che a sinistra, che ha scambiato la lottizzazione partitica di alcuni settori per “egemonia culturale”. Ma hanno mai letto Gramsci?
Il blog della frangia lunatica
C'e' gente, sia a destra che a sinistra, che ha scambiato la lottizzazione partitica di alcuni settori per “egemonia culturale”. Ma hanno mai letto Gramsci?
Vivendo all'estero, non ho la possibilita' di entrare nel merito di un dibattito che non esiste sulla stampa, ed essendo cittadino tedesco il consolato non mi spedisce piu' il plico con i referendum. ( o forse sono permalosi e mi tengono il muso per averli chiamati “l' INAIL della diplomazia” l'ultima volta che ho rinnovato il passaporto.“) Quindi, se voglio parlare dei referendum e dire se io sia contrario oppure no, devo cercare di usare la stampa italiana per cercare di dedurre su cosa saranno, questi referendum.
So benissimo che il caso di Garlasco viene strumentalizzato dalla stampa italiana — controllata in larga parte dagli industriali — per riempire le prime pagine e oscurare qualsiasi altro tema di rilievo. In particolare, il referendum: una questione cruciale, che però sparisce dalle homepage e dalle edizioni cartacee dei principali quotidiani filoconfindustriali. Tant’è vero che, su tre testate considerate centrali nel panorama informativo nazionale, del referendum non compare nemmeno un trafiletto. Al suo posto, spazio a un video di Chiara che sostiene un esame all’università. Pane e circo in versione 2.0. Il progetto “Cagnara” al suo apice.
Stamattina mi sono imbattuto nel gruppo Nemesi, proprio mentre preparavo una Sacher per celebrare la vittoria dell’Austria all'ESC (grande prova del controtenore, lo avevo messo al primo posto sin da subito).
Ho visto apparire una gigantesca fake news, praticamente su tutti i giornali d'italia, riguardante una controversa regola fatta per aiutare i bianchi che fuggono dal sudafrica, per paura di un “white genocide”. Ma mi spiace, la situazione oggi NON e' quella dipinta dai giornali italiani.
Ma onestamente, a me di Garlasco non frega nulla. Cosi' parlero' di Garlasco per parlare del rapporto tra inchieste e giornalismo. Perche' c'e' una cosa che mi lascia molto perplesso. Ovvero il fatto che le inchieste su crimini che vengono molto seguire dalla stampa, apparentemente vanno sempre a farfalle.
Come schierarsi nella polemica sul cinema che vede il pataministro contrapporsi agli pseudointellettuali?
Ah, finalmente un momento di rara sintonia con il Professor Barbero – evento più raro di un selfie senza filtro di un politico italiano. Ma quando capita, capita. E questa volta il buon Alessandro ci regala una perla: il fascismo e la retorica sterile, un binomio più inseparabile di “spread e ansia da tg1”.
Ieri sera ero cosi' felice di questa notizia , quella dell'indulgenza plenaria. E sono andato a dormire con un misto di euforia ed eccitazione. Stamattina pero' ho scoperto che per usare l'Indulgenza bisogna essersi confessati non piu' di 8 giorni prima, ed e' stata una bella delusione. Adesso devo solo capire come si disincula qualcuno.
Dovrebbero farlo i giornalisti, ma sono pigri. Quindi lo faccio io: chi potrebbero essere i franchi tiratori contro Merz. E Saskia Esken e' una donna. (ho fatto una cappella durante il podcast, ma pensavo ad un'altro politico. Scusate.).